Due chiacchiere con Azul López

A settembre dello scorso anno abbiamo pubblicato Rocco, un bellissimo albo illustrato scritto e disegnato da Azul López. 

Abbiamo chiesto a Azul di raccontarci da dove è nata l’idea di questo libro.

 


Rocco

Questa la sua risposta:  

Ho incontrato Rocco mentre piangevo sotto la doccia. 

Come la maggior parte degli esseri umani del nostro tempo, durante il 2020 stavo attraversando momenti terribili: non solo avevo paura delle cose che stavano cadendo dal cielo su di noi, ma stavo anche affrontando la depressione e l’ansia, come faccio da quando ero adolescente. Purtroppo, le crisi si sono fatte più forti durante quei giorni/mesi/anni sfocati e, in tutta onestà, non sapevo se sarei stata in grado di uscirne. 

 

Rocco

A quel tempo stavo lavorando a due libri e ero molto sotto pressione… dovevo essere efficiente, produttiva… dovevo fare ciò che il mondo si aspettava da me… ma come potevo camminare come qualsiasi altro essere umano se ero bloccata in quella fossa in cui ero intrappolata? 

Rocco

Un giorno feci una doccia e, per quanto possa sembrare un cliché, iniziai a sentire le gocce d’acqua scorrere sul viso e, come vapore, la tristezza riempire il bagno. Ho iniziato a piangere. Dopo qualche minuto sotto l’acqua che usciva dalla doccia – scusami pianeta!- e dai miei occhi, mi sono sentita un po’ più leggera. 

Rocco

Cominciai a pensare a un animale enorme, pesante e goffo che era rimasto incastrato in un pozzo, proprio come mi sentivo io. Mi avvolsi in un asciugamano, corsi alla scrivania e cominciai a scrivere l’idea. 

Rocco era lì, ora dovevo conoscerlo meglio, chiedergli come si sentiva e osservare come riusciva a gestire la situazione. Con una storia così drammatica, ho anche deciso che volevo che i personaggi si muovessero attraverso qualcosa di simile a uno scenario teatrale e così l’ho creato, realizzando la mia più grande illustrazione per un libro – fino ad ora. 

Rocco

Il processo di realizzazione del libro è stato uno dei più impegnativi (per esempio ad un certo punto il mio computer è morto e ho perso un sacco di materiale), ma è stato anche uno dei libri più brillanti che ho realizzato.

Sapevo che volevo che Rocco trovasse un modo per lasciare la fossa, volevo che lo facesse da solo e sapevo che avrebbe dovuto piangere.

Rocco

 

Come Rocco ho lasciato la fossa in cui mi trovavo, come Rocco l’ho fatto da sola (o quasi). Ho ricevuto un po’ di aiuto da diversi tipi di terapia, pazienza e tonnellate di amore e naturalmente, come Rocco e come tutti gli altri esseri umani là fuori – anche quelli che sembrano essere esperti fuggiaschi – ho pianto. E sono sicura che ci saranno nuove buche nel percorso, ma credo che dentro di me troverò un modo per uscirne e, si spera, anche un po’ di gentilezza. Sono felice di aver incontrato Rocco.

 

Grazie mille Azul!