Federico Meda: “Sono nato a Milano oltre quarant’anni fa e da piccolo sognavo di aprire una cartoleria, poi di partecipare alle Olimpiadi, infine di fare il giornalista sportivo. Sui primi due punti ci sto ancora lavorando, sul terzo mi sono tolto qualche soddisfazione, soprattutto seguendo rugby, calcio e ciclismo. Purtroppo mi tocca deludere tutti quelli che mi chiedono “per che giornale scrivi” perché, salvo rari casi, non ho mai lavorato in un quotidiano. Però riviste tante, televisione anche, telecronache perfino, poi ufficio stampa documentari e, dato che va di moda, addirittura podcast. Per Absolutely Free ho scritto “Una finta a destra, una a sinistra”, biografia di Paolo Rosi, per Ediciclo editore “Berlino-Copenaghen in bicicletta” e “Il Muro di Berlino, istruzioni per l’uso”, per Bolis “Vito Liverani. La mia vita in pugno. Settant’anni di fotogiornalismo sportivo”. Al pari di mio padre, sono un inguaribile ottimista.”
Per RAUM Italic ha pubblicato Fuoriclasse (in arrivo a settembre!)